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REGIONE - POLITICHE GIOVANILI E DISPERSIONE SCOLASTICA, PROSEGUONO I LAVORI
Venerdì, 04 maggio @ 22:00:00 CEST
Si è riunita stamane la Commissione speciale di controllo sulla Condizione giovanile, disagio sociale ed occupazione in Campania, presieduta dal consigliere di Forza Italia Ermanno Russo. L’organismo ha affrontato il tema, da tempo al centro dei suoi lavori, della legge quadro in materia di Politiche giovanili. Il gruppo di lavoro formato dai tecnici della Commissione e dell’Assessorato regionale al ramo ha relazionato sulle integrazioni apportate al testo originario dopo le audizioni con le Province ed il Forum regionale della Gioventù.
“Il testo è in dirittura di arrivo – ha dichiarato Russo a margine della seduta – pochi giorni e saremo in grado di poterlo licenziare, dando via all’iter classico che lo porterà in Consiglio regionale”. Nel corso dei lavori a cui ha preso parte il vicepresidente della Commissione, il consigliere del Nuovo Psi Luca Colasanto, Ermanno Russo ha avuto modo di sottolineare come “il testo abbia recepito le indicazioni delle Province, a cui viene demandata l’azione di coordinamento e monitoraggio sul territorio rendendo il loro ruolo ancor più centrale nel settore, così come sono state recepite le indicazioni e i suggerimenti del Forum regionale della Gioventù; le cui funzioni e prerogative vengono sensibilmente rafforzate nella testo di legge”. In chiusura di lavori la Commissione ha deciso di aggiornarsi per l’approvazione definitiva della proposta di legge, mentre il presidente Russo ha sottolineato come sia fondamentale dare autonomia al settore delle Politiche giovanili nei Comuni, assegnando – dove sia possibile – una delega specifica con assessorato. “Non è più tollerabile – ha concluso Russo – che i giovani siano visti da chi amministra i nostri territori come un appendice delle Politiche sociali o quelle culturali”. “C’è una schiera immensa di ragazzini che bucano le maglie degli strumenti di statistica dello Stato sulla dispersione, perché non iniziano affatto la scuola dell’obbligo", afferma il consigliere sulla dispersione scolastica. Le cifre parlano di novantamila studenti dispersi, anche se il dato reale è diverso ed ancora più allarmante”, ha aggiunto l’esponente azzurro. “Sì, perché le statistiche in campo oggi si basano sui bambini che iniziano la scuola dell’obbligo ma poi finiscono per strada o nella trappola del lavoro minorile, ma non tengono conto del fatto che tantissime famiglie in Campania non iscrivono per niente i loro figli a scuola, eludendo il sistema di rilevazione e dando un quadro non fedele della drammatica realtà nella nostra regione”. Quindi Russo ricorda la sua precedente esperienza da presidente della Commissione Anticamorra del Consiglio regionale: “Ebbi modo di chiarire alla Commissione Antimafia, all’epoca presieduta dal senatore Centaro, ciò che oggi ribadisco. Allora però non si volle seguire l’esempio del servizio di leva, non si comprese che l’unico strumento attendibile di rilevazione della dispersione scolastica che lo Stato può mettere in campo per combattere tale fenomeno si deve necessariamente basare sulla data di nascita e di inizio della carriera scolastica, seguendo negli anni il ragazzo così come avveniva per la recluta”.