Comm. giovanile, Russo: “Riunioni congiunte per evitare doppioni”
“Discutere proposte di legge su giovani con Anticamorra e Cultura”

ANSA - 22 gennaio 2009 - La Commissione speciale di controllo sulle Politiche giovanili, disagio sociale ed occupazione del Consiglio regionale della Campania, che oggi si è tornata a riunire sotto la presidenza di Ermanno Russo (Fi-Pdl), ha deciso di discutere le proposte di legge ad essa affidate congiuntamente alla Commissione Anticamorra presieduta da Luciano Passariello (Fi-Pdl) e alla VI Commissione permanente (Istruzione e Cultura, Ricerca Scientifica e Politiche sociali), guidata da Franco Casillo (Pd). Questi ultimi erano presenti ai lavori di oggi.

“Avvertiamo l’esigenza – ha spiegato Ermanno Russo – di evitare doppioni, che produrrebbero un’inutile sovrapposizione di norme, dispendiosa dal punto di vista economico e, quel che è peggio, dispersiva sotto il profilo dell’efficacia e dell’incisività. Per questa ragione abbiamo scelto insieme al presidente Casillo e al presidente Passariello di approfondire con le rispettive Commissioni, che a vario titolo si occupano di giovani, le tre proposte di legge assegnate alla Commissione giovanile”.

Si tratta del testo ad iniziativa di Vaccaro e Conte “Norme per la valorizzazione del Servizio civile” e di quello a firma della presidente Lonardo ed Errico con il medesimo titolo e sul medesimo argomento. Analogo criterio la Commissione presieduta da Ermanno Russo seguirà per la proposta del consigliere Antonio Scala “Legge per il recupero dei fanciulli e dei giovani dei quartieri periferici della regione Campania ad alta densità criminale”. Su quest’ultimo testo, la Commissione  ha già provveduto a convocare il consigliere di Sinistra democratica per giovedì prossimo, affinché illustri il testo approntato e ne discuta con i colleghi. A tal proposito, il presidente Passariello ha preso la parola, sottolineando come “lo sforzo comune verso cui bisogna tendere in questi mesi sarà quello di razionalizzare e, soprattutto, garantire alle leggi, specie ad alcune di esse che interessano i giovani a rischio, una concreta attivazione ed un reale riscontro sul territorio. Evitando, se è possibile, che si provveda con il criterio della straordinarietà ad affrontare questioni che rientrano a pieno titolo nella sfera dell’ordinario. Ciò al fine di poter essere davvero incisivi e mettere in campo un’azione amministrativa seria e di forte contrasto alle devianze”.