CAMPANIA: L.ELETTORALE; E.RUSSO, APRE FESTIVAL DEI PARTITINI
(ANSA) - NAPOLI, 6 FEB - 'La proposta di legge elettorale
approvata in commissione Statuto aprirebbe il festival dei partitini. Serve al
governo regionale per tirare a campare e va contro la semplificazione del quadro
politico'. Lo afferma il consigliere regionale di Forza
Italia-Pdl, Ermanno Russo.
Per il presidente della commissione speciale di controllo sulle Politiche
giovanili, disagio sociale ed occupazione 'si tratta di una legge che va in
controtendenza rispetto al dato nazionale, che vede anche il Pd convergere verso
una riforma del sistema elettorale che assicuri la governabilita' e preservi le
istituzioni dal ricatto politico'.
'Bassolino sta facendo di tutto - ha proseguito Ermanno Russo - per mantenere in
vita i piccoli partiti, cedendo anche alla logica odiosa dei veti incrociati pur
di governare sino alla scadenza naturale della legislatura e superare la
verifica che presto ci sara' in Consiglio regionale'.
'La proposta approvata in Commissione Statuto e' tutta piegata sulle esigenze
dei partitini, che sfruttano il momento di debolezza del governo regionale per
assicurarsi un margine sostanzioso di sopravvivenza politica. Cio' a discapito
della buona politica, della governabilita' e di un vero progetto di stabilita',
che sia fondato su una maggioranza reale e coerente, non soltanto sull'uomo
forte. Quando si mette mano ad una riforma tanto delicata serve saggezza. La
stessa che c'e' stata a livello nazionale, condivisa - ripeto - anche dallo
stesso Pd.
Orientamenti - ha continuato Ermanno Russo - che qui in Campania sono stati
completamente ignorati, nonostante fossero evidenti i danni procurati dai
piccoli partiti, che hanno condizionato l'azione del governo regionale facendo
precipitare la Campania in tante e diverse emergenze, di cui i
rifiuti e la sanita' sono soltanto la punta
dell'iceberg'.
'Quanto alla preferenza - ha evidenziato Ermanno Russo - andrebbe ribadito che,
in una terra tanto inquinata ed oggetto di fenomeni perniciosi, tale strumento
rischia di lasciare aperto uno spiraglio al malaffare, al voto di scambio e alle
clientele. Cosi' come hanno ricordato i parlamentari Cicchitto e Quagliariello
in un loro recente intervento sul tema. Una cosa e' certa: questa smania di
cambiare legge elettorale non e' affatto positiva. Se si deve dar vita ad un
obbrobrio in nome di un malinteso senso del rinnovamento, allora e' meglio
lasciar stare. Anche perche' - conclude - il sistema vigente non e' da buttare.
E An, tra le cui file ha militato l'ispiratore della legge elettorale attuale,
il compianto Tatarella, dovrebbe ricordarselo'. (ANSA).