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Accorato appello dell'assessore
regionale all'Assistenza sociale Ermanno Russo nel corso del
questione time svoltosi in Consiglio regionale: ''Non posso
nascondere l'imbarazzo: le casse sono vuote e di questo passo
non sono in condizione di far fronte ai servizi alla persona,
dall'assistenza domiciliare ai malati e ai disabili, fino a
quella per gli anziani e i malati di Sla''.
Lo sfogo di Russo a margine della risposta all'interrogazione
del consigliere dell'Udeur Sandra Lonardo che chiedeva una
soluzione per scongiurare la paventata chiusura delle sedi
dell'Unione Italiana Ciechi di Avellino, Benevento e Caserta.
''Tutto questo sistema sociale - ha spiegato l'assessore -
prima era garantito dai fondi nazionali previsti dalla Legge 328
che e' stata azzerata dal governo. Fino al 2008 la Campania
poteva contare su di un contributo nazionale pari a circa 100
-105 milioni. Nel 2011 siamo scesi a 17, ma per il 2012 ci sono
stati assegnati solo 4 milioni da dividere per i 51 ambiti
territoriali. Siamo passati nel giro di tre anni da 104 a 4
milioni. In questo modo - ha osservato con amarezza Russo -
abbiamo eliminato l'assistenza alle persone''.
Di qui l'appello al collega di giunta Giancane (l'assessore
alle Finanze era seduto al suo fianco, ndr) e al Consiglio
regionale intero: ''Bisogna fare uno sforzo comune in sede di
bilancio perche' l'assistenza sociale diventi una priorita'. Per
garantire i soli servizi essenziali nel 2012 servono 60 milioni
di euro. Altrimenti saranno tagliati o soppressi''.
''Uno degli effetti della crisi - ha inoltre spiegato Russo -
e' che presso l'assessorato al Bilancio giacciono i decreti di
liquidazione regolarmente trasmessi ma allo stato non eseguibili
per effetto dei vincoli del patto di stabilita' con la
conseguenza che chi presta i servizi viene pagato soltanto dopo
molti mesi''. |
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