primo piano

attualità, cronaca ed eventi dalla campania
29/02/2012 Sociosanitario, Regione ripiana debiti Comuni e fissa paletti. Russo: ora piena integrazione
“Con l'approvazione da parte della Giunta regionale del provvedimento che definisce le prestazioni sociosanitarie e ne fissa i confini sia dal punto di vista delle competenze che dei rispettivi oneri finanziari, si chiude sui territori una stagione conflittuale, che ha visto per anni Comuni e Asl, gli uni contro gli altri armati, in una guerra di ricorsi e carte bollate nata dall'incapacità delle precedenti amministrazioni regionali di saper scegliere una linea unitaria in grado di integrare le competenze per le prestazioni sanitarie con quelle sociali e viceversa". L'assessore all'Assistenza sociale della Regione Campania, Ermanno Russo, commenta così il provvedimento approvato ieri in Giunta, con cui si sana la partita debitoria dei Comuni nei confronti delle Asl e si definiscono criteri e oneri delle prestazioni sociosanitarie.
"Si tratta di un atto molto atteso dai territori - sottolinea l'assessore -, che dà attuazione ai decreti 77 e 81, recentemente adottati dal presidente Caldoro nella sua qualità di commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario, e rende concreto il Titolo V della legge regionale sulla dignità sociale, la numero 11 del 2007. Con tale provvedimento, infatti, si individuano le tipologie delle prestazioni sociosanitarie compartecipate e la relativa ripartizione degli oneri finanziari, specificando in un apposito allegato le modalità di erogazione delle prestazioni e la gestione dei rapporti giuridici in corso tra Comuni associati in Ambiti territoriali ed Asl".
"In relazione alle prestazioni riferibili al periodo che va dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011, la Regione Campania - continua Russo - eroga risorse, per ciascun Ambito territoriale, volte a sanare interamente i debiti dei Comuni nei confronti delle Asl di riferimento. Le somme saranno liquidate direttamente alle Asl sulla base della certificazione da parte dei Comuni del debito ad esse riconosciuto. Dal 1 gennaio 2012, invece, la Regione eroga ai Comuni associati in ambiti una copertura pari al 50 per cento del costo delle prestazioni sulla base delle tipologie di compartecipazione individuate dalla delibera".
"In assenza di atti da parte del Governo che determinino con esattezza i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali - conclude l'assessore -, che peraltro la Costituzione obbliga a garantire, il tema dell'integrazione sociosanitaria è interamente regolato dal Titolo V della legge regionale 11 del 2007, che nei suoi principi generali, ispirandosi all'appropriatezza, riconosce e sostiene l'integrazione stessa, quale strategia in grado di promuovere risposte unitarie a bisogni complessi dei cittadini. La delibera approvata ieri dalla Giunta regionale intende dare forza a tale approccio, garantendo uniformità nelle prestazioni su tutto il territorio regionale in un'ottica di piena integrazione tra sociale e sanitario".