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L’INTERVISTA/ Il consigliere uscente del Pdl: “Adesso basta con il clientelismo sfrenato”
Russo: “Impegno su sanità, trasporti e giovani”
“La nuova Regione Campania dovrà impegnarsi simultaneamente su tre fronti: sanità, trasporti e giovani”. Ermanno Russo, consigliere regionale dal 1990 e ricandidato per il Pdl alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo, individua tre priorità programmatiche per il futuro.
Russo, la sanità resta il grande nodo da sciogliere in questa regione…
“Siamo al palo, tutta la nostra economia è ferma, le attività produttive vivono una crisi spaventosa. Ciò a causa di un debito, quello della sanità, che assorbe ogni risorsa, ogni euro del bilancio regionale. Insieme ai rifiuti, è il disastro più grande prodotto dal centrosinistra in questa regione”.
Come si è arrivati a tanto?
“Con il clientelismo sfrenato. Si sono dilapidate, ad oltranza, risorse regionali per assecondare appetiti politici e lobby di potere. Ma il vero paradosso è un altro”.
Quale?
“I campani pagano, proprio per effetto del deficit, tasse tra le più alte d’Italia. Le addizionali regionali infatti sono al massimo, con i servizi al minimo storico. Insomma, un record”.
Come uscirne allora?
“Serve un intervento straordinario dello Stato, del Governo centrale. Bisogna porre fine a questa sciagura e riavviare la macchina con sobrietà, esaltando le eccellenze, che pur ci sono, e chiudendo col passato”.
Quanto ai trasporti, cosa deve cambiare?
“Tanto. Bassolino e la sua giunta si sono limitati a gestire l’ordinario, ereditando una pianificazione che affonda le radici negli anni Ottanta e Novanta. Noi dobbiamo avere il coraggio di cambiare, risanando le aziende di mobilità ed eliminando le diseconomie che derivano dalle tante, troppe, sovrapposizioni”.
E per i giovani?
“Deve cambiare la strategia di fondo: le politiche per i giovani vanno gestite direttamente da loro. Senza intermediari e senza sovrastrutture. Uno sforzo già compiuto all’interno della prima Legge Quadro sulle Politiche giovanili, che ho proposto e fatto approvare nella commissione che presiedo (Commissione speciale di controllo in tema di Politiche giovanili, disagio sociale ed occupazione, ndr), ma che non è mai arrivata in aula per le tante emergenze sorte negli ultimi cinque anni”.
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