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“La polemica sollevata dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sui tempi della nuova giunta della Campania è quanto mai strumentale e pretestuosa. Lo Statuto scandisce chiaramente le tappe della nuova consiliatura, riconoscendo al Presidente della Regione la prerogativa di nominare i componenti dell’esecutivo nei dieci giorni successivi alla seduta di insediamento del Consiglio regionale, che come è noto si terrà soltanto domani. Ogni altra osservazione è pertanto da considerarsi superflua o in malafede”. A dichiararlo è Ermanno Russo, consigliere regionale del Popolo della Libertà.
“Al segretario del Partito democratico vorrei anche ricordare – rincara l’esponente Pdl – che il presidente Caldoro sta già governando e con grande senso di responsabilità la nostra regione, affrontando e risolvendo una parte assai complessa delle emergenze socio-economiche e finanziarie che il centrosinistra ha lasciato in eredità alla nuova maggioranza regionale. Il governatore non è stato certo con le mani in mano in queste settimane, lo dimostrano le note vicende legate al caos della sanità. In particolare, lo testimonia chiaramente il blocco degli stipendi dell’Asl Napoli 1, rimosso solo dopo un intervento salvifico del presidente Caldoro, il quale si è adoperato alacremente per evitare disagi, portando all’attenzione anche del governo nazionale la gravissima ed insieme paradossale situazione economica della Campania, con lo sforamento record del Patto di Stabilità certificato dalla giunta uscente soltanto nell’ultimo giorno utile”.
“Se poi le opposizioni ritengono che la tempistica prevista dalla Statuto sia eccessivamente lunga – conclude Ermanno Russo –, se ne può tranquillamente discutere in aula. Nessuno vieta di approfondire questo aspetto in Consiglio e, qualora ci dovesse essere una maggioranza qualificata e trasversale, modificarlo. Va tuttavia sottolineato che, sempre da Statuto, il consigliere regionale anziano ha potuto convocare la prima seduta di assemblea soltanto dopo la proclamazione degli eletti da parte della Corte di Appello di Napoli, il cui Ufficio centrale regionale ha comunicato alla Segreteria del Consiglio regionale i nominativi dei consiglieri eletti soltanto il 28 aprile scorso, ovvero un mese esatto dal voto. Ciò chiarisce ulteriormente, sempre che ve ne sia ancora bisogno, come eventuali ritardi non dipendano in alcun modo dal presidente Caldoro, il quale si è subito messo a lavorare e con risultati sicuramente esaustivi sin dal primo giorno del suo insediamento”.
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