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Regionali, l’ipotesi surreale di “Alfabeto democratico”
UDC E MPA ALLEATI DEL PD?
FANTAPOLITICA DA OMBRELLONE


di Ermanno Russo

04/08/2009
Il dibattito politico balneare si è arricchito in questi giorni di un nuovo studio, una nuova surreale ipotesi che vedrebbe due partiti, che in Campania sono al governo nella grande maggioranza degli enti con il Popolo della Libertà, sganciarsi come per magia dal centrodestra per andare a stringere un’improbabile alleanza con il Partito democratico di Bassolino e compagni. La brillante intuizione è da attribuirsi ad un periodico di nome “Alfabeto democratico”, diretto dal consigliere regionale della Campania e presidente del collegio dei revisori dei conti Michele Caiazzo. Ora, è vero che l’onorevole Caiazzo dall’inizio di questa consiliatura è ogni giorno affaccendato in questioni numeriche ed algebriche di non semplice risoluzione, ma da qui ad applicare asetticamente l’aritmetica alla politica ce ne corre. Il suo studio è pregevole e meticoloso, rielabora dati e tira somme, ma parte da premesse vistosamente errate e da forzature venate da fervida fantasia, degne del miglior Collodi. Ma cosa spingerebbe due forze politiche organiche all’alleanza con a capo il Popolo della libertà ad effettuare il proverbiale “salto della quaglia”? Nello studio in questione, Udc e Mpa rappresentano le “due variabili indipendenti”, così sono chiamate, che se considerate appannaggio del centrosinistra farebbero vincere la coalizione di Bassolino e porterebbero la percentuale di consensi raccolti da questo nuovo “ogm” della politica regionale al 54,3. La “ratio” alla base della ricollocazione dei seguaci di Casini e Lombardo sarebbe la seguente: il partito dell’ex presidente della Camera ha rotto, sin dalle Politiche del 2008, con Berlusconi e ha già fatto sapere che non è detto che in Campania vada al voto con il premier. Quanto al movimento del presidente della Regione Siciliana, in questo caso il motivo sarebbe legato ai malumori di una forza che, per Caiazzo, non è soddisfatta dall’Esecutivo. Il ragionamento non farebbe una grinza, se non fosse che l’Udc esprime una parte non trascurabile degli amministratori delle tre Province conquistate dal centrodestra; che in Consiglio regionale della Campania è parte integrante del fronte di opposizione alla maggioranza del presidente Bassolino insieme a Mpa ed altre forze; che in quasi tutti i comuni che sono andati al voto la scorsa primavera, eccetto qualche sparuta eccezione, questi due partiti hanno sostenuto i candidati del Pdl e ora siedono in giunta. Insomma, peccato che tra la politica e la fantapolitica ce ne corra, perché se non fosse così lo studio di Caiazzo sarebbe perfetto.