Rubrica "in...fondo, in....fondo"

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Sinistra ha fallito. Centrodestra è altra cosa
PDL E' CLASSE DIRIGENTE VERA
DOPO TRINCEA PRONTI A GOVERNARE


di Ermanno Russo

14/01/2009
Il Pdl ha gli uomini, le idee e l’esperienza per poter governare la Campania. La classe dirigente del centrodestra, nata e formatasi in trincea mentre il sistema di potere della sinistra prosperava con arroganza, oggi ha i numeri per offrire ai cittadini quell’alternativa di governo che almeno da cinque anni a questa parte chiedono ogni giorno a gran voce. Fa sorridere l’opinione di qualche intellettuale o politologo che definisce il Pdl poco credibile. Poco credibile sarà quella pletora di pensatori che si è servita della politica e della sinistra, che ha militato e ricoperto cariche pubbliche, e che oggi cerca riparo in nuove fantomatiche forme di democrazia, nella speranza che i campani abbiano dimenticato. La verità però è che i cittadini, le tante comunità prese in giro dallo strapotere del centrosinistra, non hanno affatto dimenticato i danni prodotti dalle maggioranze di governo in Campania, che hanno usato il fioretto degli intellettuali per assestare colpi da sciabola e produrre danni evidenti chissà ancora per quanto tempo sui nostri territori.

Il Popolo della libertà ha le idee chiare. Conosce i problemi e si candida ad affrontarli senza paura. Chi cerca strumentalmente una nuova classe dirigente, fingendo di non trovarla, compie un’operazione politicamente debole. Rifugiarsi nelle liste civiche non è intellettualmente onesto. Le liste civiche avranno anche un loro senso nel sistema politico locale ma non possono rappresentare e non rappresenteranno la soluzione. La soluzione la si individua con un’assunzione forte di responsabilità. Un passo che soltanto il Pdl è pronto a compiere e che farà senza remore, presentandosi ai cittadini con un disegno coerente, un programma, un progetto di riforma delle istituzioni e – come ha sottolineato anche il Capo dello Stato recentemente – con un’iniziativa forte ed ormai indispensabile di rinnovamento culturale, che sia in grado di cambiare il costume politico a Napoli ed in Campania. Inutile negare poi, come qualcuno furbescamente fa, che il centrodestra ha già “gli uomini” giusti per condurre le amministrazioni che andranno di qui a qualche mese al voto. Ha già una classe di governo. Ha tantissimi sindaci che dalla primavera scorsa guidano comuni popolosi nella provincia di Napoli e in tutte le altre della Campania.
Ha dei consiglieri di municipalità nel capoluogo che sono laboriosi ed in grado di mettere in crisi le maggioranza di sinistra anche più agguerrite. Ha un gruppo dirigente giovane al Comune di Napoli, un pattuglia di consiglieri provinciali competente e aperta al territorio. Senza dimenticare il nutrito gruppo consiliare in Regione Campania, che porta avanti ogni giorno delle battaglie politiche di alto profilo e non si rifugia soltanto nell’ostruzionismo, come qualcuno vorrebbe far credere. Ha delle proposte serie da sottoporre all’attenzione dell’aula, firma dei progetti di riforma che godono della condivisione della gente, crea delle occasioni di dibattito anche polemiche e provocatorie, ma che servono a far emergere tutto un regime sommerso della sinistra che chiude in una morsa i cittadini e non consente loro di guardare al futuro. Tutto questo gli intellettuali e i politologi prima o poi dovranno riconoscerlo. Perché in questo momento, negando l’esistenza di una classe dirigente vera nel Pdl ed intorno ad esso, rischiano di prendere abbagli clamorosi e, quel che è peggio, in danno ai cittadini. In fondo, in fondo se la Campania cambia sotto la guida del centrodestra e diventa più vivile a beneficiarne saranno tutti e non una soltanto una parte, come è capitato con la sinistra.