Rubrica "in...fondo, in....fondo"

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Urbanistica, quando il copia e incolla fa bene alla Campania. Le misure fotocopia del governatore De Luca
di Ermanno Russo

Chi l'ha detto che copiare è un male? Sarà pur vero che coloro che si cimentano in questo esercizio acritico e meccanicistico talvolta dimostrano un tasso di creatività ed ingegno assai modesto, ma è altrettanto vero che se il modello che si intende riprodurre è quello giusto e la mano di chi copia è ferma e decisa qualche buon risultato può anche venirne fuori. Prendiamo il caso del governatore De Luca e del suo operato nelle politiche di governo del territorio, in materia di urbanistica. Dopo aver parlato di sanatorie per abusi cosiddetti di necessità al pari di un quadro o, meglio ancora, di un iscritto a Forza Italia, dopo aver prorogato i termini ai Comuni per la predisposizione dei Puc (Piani urbanistici comunali), dopo aver pensato, giustamente, che fosse poco il tempo per l'esame da parte degli uffici dei municipi campani delle pratiche di condono ai sensi delle leggi 1985 e 1994 (riapertura concessa dal Collegato alla legge di stabilità 2013 della Regione Campania, sempre giunta Caldoro), dopo insomma aver proposto ed attuato tutto ciò che il centrodestra aveva portato avanti in questi anni, ora il governatore dice sì nella Finanziaria che è in discussione in Consiglio regionale anche alla proroga di un anno, fino al 2017, del Piano Casa. Un copia e incolla pedissequo del programma di governo del centrodestra. Ora, il fatto in sé non è affatto negativo, anzi. Che la maggioranza di centrosinistra copi la ricetta di Caldoro e della sua giunta, di per sé ci può andare anche bene. Ciò che invece proprio non va giù è il ricordo delle barricate fatte in aula nella scorsa consiliatura dagli stessi partiti che oggi sostengono il presidente De Luca. Barricate ed ostruzionismo a cui si deve evidentemente un vuoto normativo su una serie di temi legati all'urbanistica, a partire dalla legge di tutela sul paesaggio. Mi riferisco al cosiddetto Piano Paesaggistico, una legge fondamentale per consentire al Consiglio regionale di riappropriarsi delle sue funzioni in materia di pianificazione e legiferare senza più il vincolo e l'ingerenza per certi versi asfissiante delle Soprintendenze, che il Pd e la sinistra hanno impallinato, alzando barriere ideologiche, preconcette, e arrivando a bloccare per mesi i lavori dell'assemblea regionale. Nulla da dire, dunque, sulle misure fotocopia di De Luca e della sua giunta sull'urbanistica ma almeno si dia atto del lavoro svolto dal precedente governo, evitando di screditare chi sta dall'altra parte per il timore di non poter rivendicare le primogeniture. In...fondo, in...fondo, chi è chiamato ad amministrare la Campania deve lavorare per migliorarne la qualità della vita, "ricominciare da tre" in su e non da zero dovrebbe essere soltanto un vantaggio. Sempre.
20/12/2015